Descrizione
Un racconto di utopia sostenibile, un po’ alla Jacques Fresco, ma in chiave divertente e leggera. Il paradigma della classica narrativa epidemiologica dove il crescente dilagare del disastro, dal paziente zero alla diffusione globale, viene ribaltato in una rivoluzione sociale e spirituale che suggerisce l’inizio di una nuova era di felicità per la razza umana. Il virus parte da un mitologico demone giapponese di nome Ssa-Ikké, si manifesta e si propaga attraverso una misteriosa “parola”, che dilagherà sconvolgendo gli ordini sociali italiani.
Dimensioni 14.8 x 21
188 pp
15.00 euro
Leandro –
La pandemia dalla quale non dovremmo mai uscirne!
Questo è il messaggio sostanziale del racconto che l’abile Nicola Pastorino, usando un linguaggio che ondeggia piacevolmente tra esplosioni dialettali e arditi neologismi, riesce a trasmettere ai lettori (come il sottoscritto) che si addentrano in un pandemonio che stravolge le ordinarie vicende della variegata fauna umana che lo popola. Si legge tutto d’un fiato, tanto é il desiderio di comprendere fino a che punto l’autore ha espanso l’orizzonte della sua visione di un mondo che, volenti o nolenti, non sarà mai più come prima. E arrivati in fondo, oltre al senso di appagamento per aver speso bene il proprio tempo tra le sue mirabolanti pagine, si ha la netta sensazione che egli abbia molto, ma molto di più da raccontarci.
Matia Pia Lenti –
Ho letto il libro di Nicola Pastorino.
Piacevole sorpresa: un a miscellanea di realtà e fantasia.
L’elemento sorpresa fa da padrone.
Il messaggio ottimistico del libro coinvolge, un potente messaggio di speranza.
Federica –
Ho acquistato questo libro perchè vivamente consigliato da persone che stimo superando lo scetticismo per un genere che non amo. Dalle prime pagine ho apprezzato il lessico ricercato e contemporaneo, la trama originale e ben strutturata e i personaggi descritti in modo preciso con caratteri che li contraddistinguono anche nei dialoghi.
Mi sono lasciata trascinare dalla storia che regge molto bene fino alla fine e il
tema del virus è affrontato con leggerezza e in una versione insolita e divertente.
Sono curiosa di leggere gli altri romanzi di questo scrittore emergente che sicuramente ha del talento.
Jack –
L’ordine del pandemonio per me dovrebbe vincere lo “strega”. Poi dovrebbero realizzarne una serie Netflix.
Perché? Semplice: l’ha scritto il mio maestro.
Ho potuto leggere questo libro con la facilità di chi si muove in un ambiente conosciuto e ospitale, un “multiverso Nicola Pastorino” che è un luogo luminoso e brulicante di vita, pieno di idee e una certa ironia.
Attraverso le vicende di Alex, Marisa, Luciano, Arianna, GIANGI, Ludovico Caio, Chiron, Eliana, il demone SA IKKE e tutti gli altri protagonisti di questo racconto corale (del resto parlassi di Pan demia come evento corale per definizione) entreremo nelle pagine di un romanzo surreale, mai banale e con punte di umorismo zen che parla di un mondo per il quale non è ancora troppo tardi, che ha ancora la capacità di cambiare e lo fa attraverso la “PAROLA” come unico possibile veicolo di DEFRAG umano, potentissimo e scanzonato.
Un racconto leggero, con la morale della favola ma che non fa morali, e tra le cui righe inciamperete di tanto in tanto in qualcosa di lasciato lì apposta per farvi dire:”cazzo com’è scritto bene, sembra una frase di Jim Morrison”